A volte, l’ostacolo più grande non è fallire, ma decidere di ripartire.
Quando qualcosa a cui tenevamo non va come speravamo, è normale sentire il bisogno di fermarsi.
Ma cosa succede quando, dopo una pausa, ci accorgiamo che quel progetto, quell’esame, quella gara… ci stanno ancora chiamando?

Quando ricominciare fa più paura che cominciare

Riprendere in mano qualcosa che non ha funzionato può riattivare la frustrazione, la paura di “non farcela di nuovo”.
Anche se il desiderio di riuscire è ancora vivo, spesso si affaccia una voce critica: “e se andasse male di nuovo?”

È un momento delicato. Non si tratta di “farsi forza” o di “non pensarci più”, ma di fare spazio a ciò che sentiamo.
Le emozioni che emergono — stanchezza, delusione, insicurezza — hanno qualcosa da dirci. E meritano ascolto.

La mia esperienza: quando ho chiuso il progetto social

Qualche mese fa ho messo anima e testa in un progetto ambizioso: scrivere e pubblicare costantemente articoli, curare la comunicazione sui social, creare contenuti di valore.
Un progetto nato con entusiasmo e tanto lavoro alle spalle.

Ma non è andata come speravo.
Una pianificazione non sempre chiara, la mancanza di una strategia sostenibile, e soprattutto — col senno di poi — una comunicazione poco efficace.
Il risultato? Ho scelto di interrompere.

All’inizio è stato difficile: mi sembrava un fallimento. Ero tentata di chiudere tutto.
Poi è arrivata una pausa, e con lei una domanda gentile: “perché l’avevi iniziato, quel progetto?”

Come allenare la ripartenza?

Ricominciare è una capacità che si può allenare. Come la concentrazione, la tecnica, la fiducia.

Ecco tre pratiche semplici, che possono accompagnare il tuo nuovo inizio:

1. Rivedi senza giudicare

Cosa è successo? Cosa ti ha aiutato, cosa ti ha bloccato?
Osservare con sguardo aperto, non per trovare colpe, ma per comprendere.

2. Riparti in piccolo

Non devi ricostruire tutto subito. A volte basta una micro-azione: riaprire un file, fissare una sessione, riscrivere un paragrafo.
Un primo passo che dice: “Ci sono ancora.”

3. Chiedi supporto

Parlare con qualcuno di fiducia, condividere i dubbi, lasciarsi accompagnare da uno sguardo esterno.
Anche il coaching può offrire quello spazio per ripartire senza forzature.

Ricominciare è scegliere di esserci

Riprendere in mano un progetto dopo un insuccesso richiede coraggio e determinazione. Significa affrontare le proprie paure, superare la delusione e ritrovare la motivazione. È un processo che può essere facilitato da alcune strategie:

Ricominciare non significa dimenticare.

Significa fare pace con ciò che è stato, e decidere — un giorno alla volta — di esserci di nuovo.
Con meno aspettative, più consapevolezza.
Con un’intenzione che nasce da dentro.

Ti sei mai trovata a voler ricominciare qualcosa che avevi lasciato andare?
Se queste parole ti parlano, condividi i tuoi pensieri con me, scrivimi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *