Introduzione
Perché alcuni gruppi funzionano in modo efficiente mentre altri sembrano bloccati in schemi ripetitivi e improduttivi? Wilfred Bion, psicoanalista britannico, ha rivoluzionato la comprensione delle dinamiche di gruppo introducendo il concetto di “assunti di base”, ossia modelli inconsci di comportamento che influenzano il modo in cui un team opera.
Secondo Bion, ogni gruppo funziona su due livelli:
- Il gruppo di lavoro, focalizzato sul raggiungimento degli obiettivi.
- Il gruppo in assunto di base, condizionato da dinamiche inconsce che possono ostacolare il processo decisionale e il successo.
Questi schemi inconsapevoli possono avere un impatto profondo nelle organizzazioni, nel mondo dello sport e nella leadership. Comprendere e gestire queste dinamiche è essenziale per allenatori, manager e leader di gruppi.

Gli Assunti di Base di Bion e il loro impatto nei gruppi
Bion ha individuato tre principali assunti di base, ognuno caratterizzato da comportamenti specifici che possono compromettere il funzionamento del gruppo. Vediamoli nel dettaglio, con esempi pratici.
1. Assunto di Base della Dipendenza
Il gruppo si comporta come se avesse bisogno di una figura di riferimento onnipotente per guidarlo, evitando di assumersi responsabilità individuali.
🔹 Esempio pratico: In una squadra sportiva, i giocatori che attendono sempre direttive dall’allenatore senza mai prendere iniziative personali sono intrappolati in questo meccanismo. Lo stesso accade in aziende dove il team aspetta sempre soluzioni dai dirigenti, senza autonomia decisionale.
🔹 Come superarlo: Un coach o leader può contrastare questo fenomeno incoraggiando la partecipazione attiva, delegando compiti e promuovendo la fiducia nelle capacità individuali.
2. Assunto di Base di Attacco/Fuga
Il gruppo percepisce una minaccia e reagisce adottando strategie di attacco o fuga, piuttosto che affrontare i problemi reali.
🔹 Esempio pratico: Un team aziendale che, di fronte a una crisi, invece di trovare soluzioni, inizia a cercare colpevoli o a rimandare decisioni è un classico esempio di questo assunto di base. Nel mondo dello sport, una squadra che reagisce a una sconfitta con atteggiamenti aggressivi o chiusura totale sta manifestando questa dinamica.
🔹 Come superarlo: Il leader deve aiutare il gruppo a riconoscere le proprie paure, promuovendo il dialogo e focalizzandosi su soluzioni concrete anziché su reazioni emotive impulsive.
3. Assunto di Base di Accoppiamento
Il gruppo ripone speranza in un futuro evento salvifico o in una coppia di individui che risolverà i problemi.
🔹 Esempio pratico: Un’azienda che aspetta l’arrivo di un nuovo CEO per migliorare la situazione, o una squadra sportiva che conta solo sul talento di due giocatori chiave, anziché lavorare su strategie collettive.
🔹 Come superarlo: Il coach o leader deve portare l’attenzione sul presente, responsabilizzando tutti i membri del gruppo e facendo comprendere che la soluzione non arriverà dall’esterno, ma dalle azioni concrete del team stesso.
Collegamento con il mental coaching
Nel mental coaching, soprattutto per allenatori, manager e responsabili di team, comprendere gli assunti di base è essenziale per:
- Riconoscere i comportamenti disfunzionali, correggendo atteggiamenti che ostacolano il lavoro di squadra.
- Promuovere l’autonomia e il senso di responsabilità nei membri del team.
- Affrontare paure e incertezze, riducendo il peso delle dinamiche inconsce.
- Evitare illusioni, concentrandosi su azioni concrete piuttosto che su speranze future.
🔹 Esempio di intervento pratico: Un coach potrebbe utilizzare domande potenzianti per far emergere le dinamiche inconsce del gruppo, oppure esercizi di simulazione per rendere evidenti gli schemi ricorrenti e aiutare i membri a superarli.
Applicazione pratica nel coaching e nella leadership
1. Osservare le dinamiche di gruppo
Un coach efficace deve imparare a individuare i segnali di assunti di base. Ad esempio:
- Il gruppo evita decisioni difficili? Potrebbe essere dipendenza.
- Ci sono tensioni e conflitti eccessivi? Potrebbe trattarsi di attacco/fuga.
- C’è attesa passiva per una soluzione esterna? Potrebbe essere accoppiamento.
2. Favorire la comunicazione aperta
Creare un ambiente in cui i membri possano esprimere idee e preoccupazioni aiuta a ridurre le tensioni inconsce e a evitare che il gruppo rimanga bloccato in schemi disfunzionali.
3. Sviluppare la consapevolezza nel gruppo
Educare il team sulle dinamiche di Bion può aumentare la consapevolezza collettiva e favorire un cambiamento positivo. Tecniche come il feedback costruttivo e l’auto-osservazione sono strumenti potenti per questo scopo.
Caso Studio: Sitting Dream Volley Pisa
L’applicazione pratica degli assunti di base di Wilfred Bion può essere osservata nel caso del Sitting Dream Volley Pisa, approfondito nella tesi “La performance negli sport paralimpici: quando obiettivi, performance e risultati non coincidono” di Mariangela Pascucci (Università Popolare degli Studi di Milano, A.A. 2023-2024). Questa ricerca ha analizzato le dinamiche psicologiche e gli ostacoli mentali che influenzano la performance sportiva in un contesto di alto livello, evidenziando l’importanza del mental coaching per il miglioramento della coesione di squadra.
Uno degli aspetti più rilevanti emersi riguarda gli alibi e i meccanismi difensivi adottati dalle atlete per gestire l’ansia da prestazione. Questi si manifestano attraverso strategie di:
- Evitamento della responsabilità individuale – Alcune atlete tendono ad attribuire gli insuccessi a fattori esterni, riducendo la propria assunzione di responsabilità. Questo atteggiamento porta a una minore capacità di auto-miglioramento e di sviluppo delle competenze mentali necessarie per affrontare le sfide sportive.
- Frammentazione della coesione del gruppo – La squadra oscilla tra un bisogno di dipendenza dall’allenatrice e il rifiuto della sua guida, creando un clima di instabilità emotiva. Questo impedisce la costruzione di un’identità di squadra forte e resiliente.
- Resistenza al cambiamento – Emergono forme di auto-sabotaggio che impediscono il passaggio a una mentalità competitiva e orientata alla crescita. Alcune atlete preferiscono rimanere in una “zona di comfort” piuttosto che affrontare il lavoro mentale necessario per migliorare la propria performance.
Strategie di intervento nel mental coaching
L’analisi della squadra ha evidenziato l’importanza di strategie mirate di mental coaching per trasformare questi meccanismi difensivi in strumenti di crescita personale e collettiva. Tra le soluzioni più efficaci per migliorare la performance sportiva e la gestione dell’ansia troviamo:
- Consapevolezza Emotiva – Sviluppare la capacità di riconoscere e gestire gli stati emotivi, comprendendo il loro impatto sulla performance. Lavorare sull’intelligenza emotiva permette alle atlete di affrontare le competizioni con maggiore lucidità.
- Comunicazione Trasparente – Creare un ambiente in cui l’errore non sia percepito come un fallimento, ma come un’opportunità di apprendimento. Utilizzare il feedback costruttivo per rinforzare la crescita personale e di squadra.
- Lavoro sulla Responsabilità – Incentivare l’assunzione di ruoli chiari e definiti all’interno della squadra, eliminando la dipendenza eccessiva dall’allenatore. Promuovere l’autonomia decisionale per migliorare la gestione delle sfide in campo.
- Gestione del Dialogo Interno – Lavorare sui pensieri autosabotanti e trasformarli in affermazioni potenzianti. Tecniche di visualizzazione mentale e mindfulness possono aiutare le atlete a mantenere un mindset vincente.
- Sviluppo della Resilienza – Allenare la squadra a superare le difficoltà senza ricorrere ad alibi. Favorire la costruzione di una mentalità di crescita, in cui gli errori sono visti come opportunità di miglioramento.
Queste strategie, se applicate in modo costante, possono migliorare significativamente la performance sportiva, aumentando il senso di appartenenza e la capacità di affrontare le sfide con determinazione. Il caso del Sitting Dream Volley Pisa dimostra come un approccio consapevole alle dinamiche di gruppo possa trasformare una squadra, ottimizzando sia il rendimento individuale che quello collettivo.
Domande Frequenti (FAQ)
Come riconoscere se un gruppo è bloccato in un assunto di base?
Ci sono alcuni segnali chiave:
- Mancanza di autonomia: il gruppo aspetta sempre direttive dall’alto (dipendenza).
- Conflitti interni o evitamento dei problemi: si cercano colpevoli o si fugge dalle responsabilità (attacco/fuga).
- Aspettative irrealistiche sul futuro: si attende un cambiamento esterno invece di agire nel presente (accoppiamento).
Quali sono le strategie migliori per superare queste dinamiche?
- Consapevolezza: far emergere gli schemi inconsci attraverso domande mirate e auto-riflessione.
- Comunicazione efficace: creare spazi di dialogo aperto per esprimere preoccupazioni e dubbi.
- Responsabilizzazione: incentivare il team a prendere iniziative e trovare soluzioni senza aspettare interventi esterni.
- Interventi pratici: utilizzare tecniche di coaching come role-playing, feedback attivo e problem-solving collaborativo.

Conclusione
Comprendere gli assunti di base di Bion è fondamentale per chi lavora con gruppi, siano essi team aziendali, squadre sportive o organizzazioni. Identificare questi schemi e intervenire in modo strategico può trasformare un gruppo bloccato in un team altamente performante.
Che tu sia un mental coach, un leader o un membro di un team, la consapevolezza di queste dinamiche può fare la differenza nel raggiungimento degli obiettivi. Sei pronto a osservare il tuo gruppo con occhi nuovi e a favorire un cambiamento positivo?
Lascia un commento